19 maggio, 2007

Intervista a Tristan Nitot, fondatore e presidente di Mozilla Europe

di Sarah Romero, tratto da mozillaZine

Tristan Nitot è nato il 16 ottobre del 1966, è sposato e ha due figli. Insieme a Peter Van der Beken è fondatore e presidente di Mozilla Europe. Negli ultimi vent'anni Nitot ha acquisito familiarità nell'ambiente informatico e in Internet, dove ha lavorato nel progetto Netscape per più di sette anni. E' anche fondatore dell'iniziativa OpenWebGroup. Tra le altre cose, dalla metà del 2005, Nitot è responsabile di tutte le attività di marketing e pubbliche relazioni di Mozilla Europe.

Mozilla Europe è un'organizzazione senza fini di lucro, parte della Mozilla Foundation, nata il 17 febbraio 2004; essa contribuisce a diffondere il progetto Mozilla sviluppando e promuovendo il software open source della Mozilla Foundation e di altri progetti open source.


Sarah Romero: Qual è l'obiettivo principale di Mozilla Europe?
Tristan Nitot: Siamo un'organizzazione senza fini di lucro e il nostro obiettivo e la nostra missione sono allineati con l'obiettivo e la missione della Mozilla Foundation americana: vogliamo promuovere la scelta e l'innovazione su Internet.

S.R.: Nella presentazione di Mozilla Europe lei ha detto ai media che questa iniziativa è stata creata "per accrescere l'influenza di Mozilla in Europa come fonte per gli sviluppatori, i collaboratori e gli utenti dei prodotti". Crede che Mozilla Europe, in questi termini, sia stata un successo?
T.N.: Certamente. Abbiamo più collaboratori e utenti in Europa oggi rispetto alla nascita del progetto.

S.R.: Qual è la quota di mercato di Firefox in Europa oggi?
T.N.: Il sito web francese XitiMonitor.com rileva che il 23% delle visite ai siti web europei che tiene monitorati sia fatto utilizzando Firefox o uno dei suoi derivati. E' una percentuale migliore sia di quella a livello mondiale che di quella negli Stati Uniti, e quindi pensiamo di aver avuto successo. Onestamente, abbiamo fatto meglio di quanto sperassimo!

S.R.: Il duello con Internet Explorer sembra essere diventato ancor più appassionante dopo l'uscita di IE7. Secondo alcune recenti notizie, IE7 ha avuto più di 100 milioni di download. Considera questa nuova versione una minaccia? Come vede questa situazione in Europa?
T.N.:Veramente siamo contenti di rivedere Microsoft in gioco dopo 5 anni. Vogliamo che tutti gli utenti Internet abbiano un browser migliore e più sicuro, perché Internet Explorer 6 è stato terribile.

S.R.: Quali sono i progressi più significativi compiuti da Mozilla Europe a partire dalla sua fondazione?
T.N.: Credo che la distribuzione di Firefox in più di 40 lingue, con il sito web ufficiale tradotto in altrettante lingue, sia stato il nostro traguardo più significativo. E' anche molto importante aiutare la crescita della quota di mercato di Firefox perché gli sviluppatori web si rendono conto che devono testare i loro siti con il nostro browser. Speriamo anche che il contenuto possa essere compatibile con tutti i browser moderni, come Opera e Safari.

S.R.: Ci sono differenze importanti tra la community Mozilla europea e quella americana?
T.N.: Beh, noi non vogliamo avere due community distinte. Esiste un unico progetto Mozilla, che è a livello mondiale. E' comunque importante avere community locali per essere più vicini ai nostri utenti e parlare la loro lingua.

S.R.: A questo punto è impossibile non parlare della prossime versioni di alcuni progetti Mozilla. Iniziamo con Mozilla Firefox. La prossima versione del browser sarà la 3.0 ed è stata battezzata "Gran Paradiso". Che tipo di miglioramenti apporterà? C'è già una data prevista di uscita?
T.N.: Puntiamo a pubblicare una nuova versione del browser ogni 12-18 mesi e quindi possiamo aspettarci l'uscita di Firefox tra un anno. Ma non abbiamo ancora una data certa perché noi distribuiamo il software quando è pronto.
Per quanto riguarda le funzionalità, vogliamo aggiungere alcune nuove funzionalità che non riducano l'usabilità dei nostri prodotti. Ecco perché il sistema delle estensioni è davvero eccezionale: ci permette di fornire un browser semplice da usare mentre gli utenti più esperti possono personalizzare al massimo la loro esperienza di navigazione. Inoltre, il meccanismo delle estensioni ci permette di creare prototipi di funzionalità innovative e includerle nel browser, se necessario.
Firefox 3 è molto promettente perché, ad esempio, vogliamo attivare le applicazioni web fuori rete. Ma ci sono anche molti cambiamenti come la gestione della memoria, il motore grafico, una nuova versione del motore di rendering, un migliore supporto agli standard. Per l'utente finale,
ser, altre alla maggiore velocità e alla gestione della memoria, vedremo cambiamenti nel gestore delle password, nei sistemi della cronologia e dei segnalibri.

S.R.: Per quanto riguarda la quota di mercato, sia europea che globale, a quali cifre punta Firefox 3.0?
T.N.: Non abbiamo cifre specifiche da fornire. Vogliamo essere ancora in pista per tanto tempo e dunque abbiamo bisogno di una quota di mercato significativa. Ma sicuramente non puntiamo ad avere il monopolio!

S.R.: Crede che il numero sempre crescente di utenti Gmail abbia influenzato le applicazioni e-mail non basate sul web? Considera dannosa la tendenza di Google e di altri di spostare le informazioni e i servizi dal computer dell'utente ad Internet, più precisamente sui loro server?
T.N.: E' vero che coloro che si affacciano per la prima volta ad Internet tendano a preferire sistemi di posta basata sul web come Gmail, Yahoo Mail e Hotmail. Sotto un certo aspetto, potrebbe avere senso avere a disposizione i propri messaggi e-mail da qualunque browser. Ora il vero problema è la privacy, un qualcosa che valorizziamo enormemente in Mozilla e non sono del tutto sicuro che gli utenti si rendano conto di questo aspetto, che si applica a tutti servizi, non solo alla posta basata sul web.

S.R.: Può spiegare come funziona lo sviluppo e il testing di Mozilla in progetti come Firefox e BugZilla? Chi sono e come agiscono?
T.N.: Poiché siamo un'organizzazione open source/software libero, chiunque può scaricare il codice sorgente, sempre che abbia le capacità tecniche e l'interesse per farlo. Facciamo finta che io abbia la necessità di apportare alcune modifiche al codice sorgente. Dovrò scrivere un "rapporto su un bug" nella nostra applicazione online BugZilla, descrivendo il problema che ho di fronte e come vorrei che fosse risolto. Se sono abbastanza in gamba, potrei scrivere io stesso il pezzo di codice, la patch, per risolvere il problema e la allegherei al rapporto. La mia patch sarà verificata più volte da altri volontari Mozilla e potrebbe venirmi chiesto di correggere alcuni errori presenti prima che venga inclusa nel prodotto. Se facessi questo di continuo, diventerei abbastanza bravo per assicurarmi l'"accesso diretto" al codice sorgente ma qualunque modifica farei dovrà essere revisionatapiù volte.
Fondamentalmente, il progetto Mozilla si basa sulla "meritocrazia". Ottengo più poteri perché ho dimostrato che possono meritarmeli.

S.R.: Parliamo ora della sicurezza delle informazioni. I criminali informatici sembrano imparare nuovi metodi per frodare o danneggiare gli utenti ad una tale velocità che questo sta diventando un problema più o meno rilevante come il fenomeno dello spam. La Mozilla Foundation come gestisce le minacce relative alla sicurezza in Internet?
T.N.: Esistono essenzialmente due tipi di minacce: quelle in cui l'utente deve essere aggirato (il "phishing") e quelle relative ai bug presenti nel codice dei programmi. Noi ora offriamo protezione anti-phishing in Firefox 2 e Thunderbird.
Quanto ai criminali che utilizzano le vulnerabilità del nostro software, noi facciamo del nostro meglio per risolvere i problemi nel minor tempo possibile in modo che non abbia più senso sfruttarle. E quindi attaccherebbero la concorrenza, che impiega più tempo a risolvere i problemi. Un giornalista del New York Times, Brian Krebs, ha scritto recentemente un articolo dicendo che Internet Explorer è rimasto insicuro per 284 giorni nel 2006, mentre Firefox solo 9 giorni nello stesso periodo di tempo.

S.R.: I progetti basati su software open source sono rapidamente guadagnando fette di mercato. Alcuni anni fa alcuni visionari delle tecnologie lo avevano predetto ma, nel mercato Enterprise, la crescita non avviene così rapidamente. Cosa ne pensa?
T.N.: Molte grandi aziende stanno utilizzando sempre di più software open source ma tendono a non comunicarlo all'esterno. Anche le grandi amministrazioni stanno passando all'open source ma sono più propense a pubblicizzarlo. Ad esempio, la casa automobilistica francese PSA-Peugeot-Citroen ha annunciato di recente che avrebbe migrato 20.000 desktop a SuSe Linux.

S.R.: Internet si sta muovendo a ritmi altissimi, molti cambiamenti e innovazioni, l'utente ha smesso di essere un soggetto passivo ed è diventato parte attiva e critica. Quale pensa che sia il prossimo passo per Internet?
T.N.: Non sono davvero credibile quanto a previsioni quindi non ne farò a lungo termine... beh, penso che ci troviamo solo all'inizio di quello che può diventare Internet ed ecco perché Mozilla si sta impegnando nel garantire che rimanga il meraviglioso luogo pubblico che è tuttora.

S.R.: Se un utente volesse collaborare in qualche modo con Mozilla, cosa potrebbe fare?
T.N.: Dipende molto dalle capacità di ognuno. Iniziamo con la parte più facile e cioè diffondere l'utilizzo di Firefox e assicurarsi che sia installato sui PC di amici e parenti. E' importante per il web avere diversità e competizione. Potreste anche donare qualcosa alla Mozilla Foundation. Mozilla Europe potrebbe anche avere bisogno di aiuto per i nostri prodotti e il sito web. E se avete grosse capacità tecniche, potreste scrivere delle estensioni per Firefox e Thunderbird e contribuire addirittura con del codice al progetto.

S.R.: Un'ultima domanda riguardo uno dei vostri prodotti, OpenWebGroup. Che cos'è? Qual è il suo scopo?
T.N.: E' un progetto che abbiamo iniziato nel 2002, su base volontaria. Il suo obiettivo pirncipale è quello di promuovere gli standard web, cioè tutte quelle pagine che sono renderizzate da tutti i browser conformi agli standard web. Fondamentalmente, aiuta gli autori di contenuti web a migliorare le proprie capacità di pubblicazione.

S.R.: Per concludere questa intervista, definirebbe il mondo dell'open source come un software oppure come una filosofia di vita?
T.N.: Sono sempre favorele a concetti come la condivisione della conoscenza e e l'Open source/software libero è un grandissimo modo per realizzarla. Fondamentalmente, una volta scritto il software, è possibile condividerlo con il mondo intero senza alcun costo. Questo comporta un nuovo sistema economico basato sull'abbondanza mentre invece l'attuale sistema economico è basato sulla scarsità. Siamo al confine tra questi due sistemi e dunque anche se il software libero è una filosofia molto interessante, viviamo ancora in un mondo di scarsità per la maggior parte dei nostri bisogni, tra cui il cibo e l'alloggio. Il software libero è un sogno che lentamente sta diventando realtà.

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