di Percy Cabello
In uno degli annunci più importanti degli ultimi anni nel mercato dei browser, Google ha rivelato che sta lavorando ad un nuovo browser open source, chiamato Google Chrome.
Ecco cosa possiamo attenderci da questo nuovo prodotto, che uscirà questa notte (fuso orario europeo) in versione Beta:
- E' basato su WebKit, il motore open source di Safari. Google utilizza anche WebKit per tutte le operazioni relative al web di Android, la sua piattaforma per dispositivi mobili.
- Le schede hanno un'implementazione molto più indipendente. Ciascuna scheda avrà la propria barra degli indirizzi (la omnibox, vedi sotto) e i pulsanti di navigazione (à la Opera) ma, cosa più importante, girerà in un processo a sé stante. Il che significa che una scheda si blocca, l'intera applicazione non verrà coinvolta. Come conseguenza, è facile pensare ad un footprint maggiore di memoria ma Google fa notare che si ha un ulteriore beneficio perché, spostando una scheda o aprendo un diverso sito web, è più semplice liberarsi della memoria utilizzata, impedendo (o, almeno, limitando) la frammentazione della memoria il che ne riduce il consumo. Le Beta di Internet Explorer 8 implementano giù l'aspetto di isolamento delle schede, ma non credo ci sia qualcosa in merito ai miglioramenti nella gestione della memoria.
- Un task manager permette agli utenti di sapere quanta memoria, cicli di CPU e banda vengono utilizzati da ciascuna scheda, per identificare rapidamente il colpevole di un rallentamento.
- Viene integrato V8, un motore JavaScript e macchina virtuale open source che utilizza tecniche di ottimizzazione simili a TraceMoneky (compila la maggior parte del codice utilizzato per evitarne un'interpretazione lenta). Utilizza anche una "precise garbage collection" con la quale invece di analizzare tutta la memoria per pezzi non referenziati, viene tenuta traccia di ogni allocazione di memoria ed è possibile rilasciarla in modo corretto.
- Sul versante dell'esperienza utente, i processi delle schede indipendenti consentono la semplice implementazione del "distacco" e dello spostamento delle schede, in modo simile a quanto incluso nelle Alpha di Firefox 3.1.
- L'apertura di una nuova scheda lancia una lavagna dinamica, invece della consueta pagina bianca, con una finestra di ricerca, le nove pagine visitate di recente e i collegamenti ai siti visitati più spesso. E' un approccio simile a quello degli esperimenti di Mozilla Labs che riconoscono le attività di una nuova scheda per aiutare l'utente ad ottenere più rapidamente quello di cui ha bisogno. Come Mozilla, Google sta puntando ad un approccio dinamico a differenza di quanto fatto da Opera con SpeedDial.
- Omnibox è il nome dato alla barra degli indirizzi, che comprende i suggerimenti, le pagine più visitate e la ricerca completa nella crologia.
- I motori di ricerca dei siti web sono memorizzati in modo da poterli usare in seguito inserendo le prime lettere del sito e quindi i termini di ricerca. Sembra interessante ma devo vedere come hanno gestito la cosa.
- Protezione antifrode e antimalware integrata.
- Offre una modalità protetta (chiamata Incognito) in cui è possibile entrare ed avere l'eliminazione completa di tutti i cookie, moduli salvati, cronologia, ecc. all'uscita. Una funzionalità simile è già presente in Safari e nelle Beta di Internet Explorer 8. Al momento, non è prevista questa funzionalità per Firefox 3.1.
- Non è consentita alcuna finestra pop-up, nemmeno quelle utili. Vengono tutte ridotte nella parte in basso a destra dello schermo ma è comunque possibile trascinarle per recuperarle.
- Viene integrato Google Gears.
- Supporto alle applicazioni web desktop, come Prism di Mozilla.
- I componenti aggiuntivi sono eseguiti in processi a sé stanti per ridurre il rischio di vulnerabilità di sicurezza che non possono essere gestite dallo schema di sandbox che Chrome implementa per tutto il codice.
- La Beta sarà disponibile solo per Windows. Le versioni per Linux e Mac seguiranno a breve.
Non viene specificato in quali lingue verrà distribuito, ma solo che verrà lanciato in 100 paesi. Nessun dettaglio anche sul supporto all'accessibilità e sui componenti aggiuntivi.
Non occorre avere la sfera di cristallo per immaginare che la maggior parte di queste funzionalità saranno replicate tra qualche giorno da qualche sviluppatore di estensioni.
Ecco una schermata dell'interfaccia Google Chrome, grazie a TechCrunch.
Attendiamo ancora qualche ora e vedremo!
1 commento:
nella pagina di Chrome ho una scheda che non uso più ma mi blocca una nuova scheda. Come procedere per eliminare la scheda che blocca?
Grazie e saluti
Sergio
Posta un commento